25 maggio 2005

Combustibili vegetali

In un precedente post, che mantengo aggiornato con nuovi link, ho affrontato l'argomento che ha suscitato tanto interesse ultimamente: l'utilizzo dell'olio di colza come combustibile.
Il mensile Quark n° 52-Maggio ha pubblicato un interessante articolo che riassumo brevemente.
Consiglio comunque, per chi è interessato all'argomento, di fare un salto in edicola per l'eggere l'articolo nella sua interezza dove vengono citate anche le varie fonti.

E' vero che nei motori diesel si possono usare anche oli vegetali?
Certo.I primi motori diesel usavano olio di arachide. Olio di colza e canapa, opportunamente trattati, sono i migliori.

Che cos'è il biodiesel e che rapporto ha con l'olio di colza?
Gli attuali motori diesel sono proggettati per funzionare a gasolio. Per utilizzare oli vegetali come combustibile devono essere sottoposti al processo di esertificazione (aggiunta di alcol metilico). Il biodiesel corrode la gomma, i tubi e guarnizioni dell'auto devono essere in teflon.

Quali sono i rischi per i motori nell'usare gli oli vegetali?
A lungo andare, se usati puri, causano danni al motore. In Germania, Canada e USA sono in vendita kit per risolvere completamente o in parte i problemi dovuti al loro utilizzo.

Usare oli vegetali al posto del gasolio conviene economicamente?
Allo stato attuale un litro di gasolio ha un costo industriale di 0,5 euro, 0,65 euro olio di colza 1,00 euro biodiesel. In Italia la tasse costituiscono più della metà del prezzo dei combustibili, riducendo le tasse su quelli di origine vegetale li si renderebbero competitivi.

I combustibili vegetali inquinano meno o più di quelli fossili?
Non contenendo zolfo, metalli e pesanti ed idrocarburi sono più puliti. Gli oli vegetali puri, non bruciando completamente, sono però più inquinanti.

Quali sono i vantaggi ambientali nell'uso dei combustibili vegetali?
E' una fonte rinnovabile e bioderadabile. Le piante durante la crescita assorbono C02 e ne rilasciano successivamente il 30%. Ve però sommata l'energia necessaria (macchinari per la coltura e spremitura, fertilizzanti...).

Ma perchè i combustibili vegetali sono così poco usati?
In Italia sono state prodotte nel 2004 300.000 tonnellate di biodiesel defiscalizzato (200 previste per il 2005). In Germania 2 milioni. In Italia non esistono pompe di distribuzione di biodiesel, in Germania 2.000.

Che parte potrebbero avere i combustibili vegetali in futuro?
Da un ettaro di colza si ricava 1.400-1.600 Kg di biodiesel. Solo per l'Italia servirebbero 20 milioni di tonnellate ossia 13 milioni di ettari di terreno: un terzo del paese. Anche prendendo in esame pianagioni OGM la situazione non cambia. Si pensa che in futuro i combustibili vegetali copriranno il 10-15% del fabisogno.

4 commenti :

  1. > Si pensa che in futuro i
    > combustibili vegetali copriranno
    > il 10-15% del fabisogno.

    L'unione europea parla di un 2% fino al 5%, la coldiretti parla di rese di 850Kg per ettaro di biodiesel e di coltivare 300 mila ettari italiani, è un documento che ho pubblicato pure su wikipedia/Biodiesel.

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  2. Grazie per la precisazione.
    Quando si fanno ipotesi per il futuro si dovrebbe precisare quale futuro.

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  3. Secondo me la strada dei combustibili vegetali è da accantonare in quanto anche coltivando tutta la superfice delle terre emerse, copriremmo una percentuale irrisoria del fabbisogno!! Ricordiamoci poi che dobbiamo coltivare, diminuire la fame del mondo, e magari far rigenerare le foreste...

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  4. E' vero, uno dei motivi dell'innalzamento dei prezzi dei generi alimentari è proprio il loro uso come carburante.

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