27 febbraio 2005

L’uso di armi ad uranio depleto (DU)

Sui media tradizionali si sa valgono le mode. Una notizia molto grave ha vita per massimo un mese. Per fortuna il web non è così. E' possibile trovare informazioni interessanti, nuove, aggiornate di argomenti pesanti, difficili da digerire.
Per esempio vorrei segnalare un ampio dossier sulle armi all'uranio impoverito.
Prima parte
Seconda parte
L'uranio depleto (impoverito) è un prodotto di scarto delle centrali nucleari. E' uno scarto pericoloso perchè radioattivo. Viene impiegato, oltre che per usi civili, per usi militari. Missili all'uranio impoverito sono micidiali contro corazze, carri armati e basi nemiche. E costano poco.
C'è un problemino, lasciano nell'aria, nel terreno, nell'acqua sostanze altamente nocivi per l'uomo e la natura. Non solo per i nemici, ma anche per le popolazioni e i nostri soldati.
Se volete qualcosa di "televisivo" e semplice da seguire vi consiglio Teatro Civico di Marco Paolini

26 febbraio 2005

Notizia scottante

La febbre a 38 mi ha tenuto a letto per una settimana! Però ora sto meglio.
Questo è un tipico post di scarso interesse ma che non può mancare in un vero blog, dove notizie e vita privata si intrecciano.
La cosa curiosa è che in questi giorni in cui non ho scritto le visite sono calate. Questo significa che ho dei lettori "semi" fissi???? E che non vedendo più post tornano più di rado????
Se sei un lettore quasi "assiduo" (cioè vieni una volta a settimana almeno) lasciami un commento. Sono curioso. :)

21 febbraio 2005

Cremazione nuova legge

Mia madre (in inghilterra) custodisce le ceneri di sua madre in casa. E' una cosa normalissima. Ma non qui in italia dove non era permesso, ma le cose stanno cambiando.
Un'altra questione interessante è che chi non vuole esequie religiose avrà diritto a farsi dare l'ultimo saluto da familiari e amici in luoghi dignitosi, in «sale di commiato» (predisposte e gestite anche da privati) dove potranno svolgersi funerali civili o di riti «minori» per i quali adesso non esiste un luogo adeguato, come sa bene chi si ha dovuto salutare persone care in fredde sale mortuarie di ospedali o cimiteri. Un passo in avati per una società più civile e libera.

16 febbraio 2005

Protocollo di Kyoto

Oggi entra in vigore il protocollo di Kyoto
Leggi il documento (.pdf - 74 KB)

I miei viaggi sull'FM3

Da anni faccio il pendolare da Vetralla a Roma sfruttando la linea ferroviaria FM3.
Non racconto le mie vicissitudini su questo blog, rischierei di essere noioso. Ritardi, guasti, problemi, scambi ghiacciati, binari scivolosi ecc ecc sono all'ordine del giorno. La maggioranza delle persone si è assuefatta a questi problemi e alienata si reca nel luogo di lavoro/studio o per i più fortunati di viaggio/svago.
Una cosa la voglio dire però. Ultimamente, dopo ripetuti scioperi e manifestazioni, le ferrovie cercano ripari. Specialmente in questo periodo pre-elettorale.
L'ultima trovata è quella di riaccendere la "vocina" che elenca le fermate.
Tale comunicazione veniva effettuata parecchio tempo fa. E' stata poi tolta perchè ritenuta fastidiosa. Di contro molte fermate sono irriconoscibili e solo dopo anni di esperieza puoi sapere dove ti trovi e quando scendere. Il fastidio invece era provocato dall'estenuate ripetizione della distinazione di arrivo, stazione attuale e prossima stazione, ripetuto più volte. Nel tratto urbano la comunicazione non faceva in tempo a terminare che già doveva riniziare per la fermata successiva.
Qualche modifica è stata fatta. La "voce" è meno insistente. La grande novità è che ora comunica il ritardo del treno aggiornato in tempo reale! E qui arriviamo al nodo della questione. Non vorrei sembrare troppo fiscale ma essere preso in giro non mi piace.
Nei miei viaggi ho notato queste situazioni: la voce viene attivata solo se il ritardo è minimo. Cosa ancor più grave comunica ritardi non veritieri, o addirittura comunica che il treno è in orario quando in realtà non è così. All'inizio pensavo che il mio orologio fosse in anticipo. Poi però ho guardato i tabelloni elettronici posti nelle stazioni che mi davano ragione.
Insomma io da "contento e cojonato" non ci voglio passare.

Se volete info potete rivolgervi al comitato pendolari viterbo pendolarifm3@tiscali.it
e ho trovato anche questo sito web: Comitato Utenti Ferrovia Locale FM3

M'illumino di meno


La questione energetica è uno dei temi su cui si gioca il futuro del globo terracqueo: l'attività umana richiede sempre maggiori quantità di energia, e, nonostante i grossi passi avanti della ricerca, non esistono ancora fonti energetiche completamente pulite, sicure, rinnovabili, e competitive. Noi crediamo che il problema possa essere allora ribaltato e affrontato da un'altra angolazione: se manca energia (e mancherà sempre di più in futuro), invece che produrne di più, possiamo consumarne di meno! Ecco il perché di una giornata dedicata al risparmio energetico.
In un'ottica decrescente conviene molto di più risparmiare sull'energia consumata, piuttosto che affannarsi a produrne di più in condizioni economiche, sociali e ambientali sempre più difficili. Abbiamo deciso quindi di indire per il 16 febbraio la prima giornata nazionale dedicata al risparmio energetico. Per dimostrare che risparmiare è immediatamente possibile, è vantaggioso dal punto di vista ambientale, redditizio in termini economici e conveniente per la società. In Italia, terra povera di materie prime atte a produrre energia elettrica, esiste un enorme e inutilizzato giacimento di energia pulita, rinnovabile, eterna e gratuita, questo giacimento è il risparmio energetico, e il 16 febbraio sarà il giorno in cui inviteremo tutti a saccheggiare in maniera gioiosa questo sterminato pozzo senza fondo.Esistono centinaia di studi scientifici che dimostrano in termini pratici quanto si possa risparmiare adottando stili di vita e di consumo alternativi, ci sono già compagnie private che lavorano e guadagnano sul risparmio altrui, offrendo consulenze energetiche alle imprese, ma fino ad ora è mancato un appuntamento unico, nazionale, che coinvolgesse tutte queste forze in un'impresa simbolica, possibile e certificabile, è mancata ad oggi una giornata di festa del risparmio energetico. L'aspetto ludico, sarà fondamentale per convincere il grosso della popolazione a partecipare in maniera attiva all'evento: la giornata sarà una vera e propria corsa contro il tempo per risparmiare il più possibile sul consumo reale di elettricità di quelle ventiquattro ore. Il consumo, è visibile in tempo reale sul sito ufficiale del GRTN (il gestore della rete elettrica), che costituirà quindi, come in una sorta di Telethon il "tabellone" luminoso della giornata. L'idea è quella di coinvolgere, preparandoli nel mese che precede l'evento, soggetti e gruppi eterogenei, in modo da garantire a chiunque una partecipazione autentica, in uno sforzo collettivo in cui chi più consuma più risparmia. Scuole, comuni, aziende, privati, caseggiati, artigiani, quartieri, negozi, automobilisti, semplici ascoltatori, tutti potranno partecipare e trovare a Caterpillar e sul nostro sito informazioni su come applicarsi, risparmiare e partecipare alla giornata. Decaloghi di comportamento saranno resi disponibili dal comitato scientifico che garantirà la serietà dell'evento e certificherà il risultato ottenuto. Del comitato scientifico fanno parte Maurizio PALLANTE, Mario PALAZZETTI e Gianni TAMINO. La speranza, nel lanciare questa iniziativa è che una volta passata la festa, i trucchi appresi, i comportamenti consigliati, i risparmi certificati, possano convincere quante più persone possibili nel proseguire questi sforzi per un'inversione strategica di rotta, che possa giovare non solo hic et nunc al sistema-paese ma anche e soprattutto a coloro ai quali lasceremo in eredità il nostro pianeta.

Leggi il decalogo del risparmio energetico
www.caterueb.rai.it
Massimo Cirri, Filippo Solibello.
Fonte: Il portale del sole

15 febbraio 2005

E-waste

Segnalo un interessante dossier di punto informatico sullo smaltimento degli elettrodomestici, in particolar modo dei PC e altri gingilli tecnologici.

14 febbraio 2005

Einstein e l'energia solare

Quest'anno ricorre il 50° anniversario della morte di Einstein. Le sue scoperte/intuizioni/teorie sono ancora oggi alla base della scienza e della vita di tutti i giorni. Laser (lettori cd-dvd, lettori codici a barre), fotocellule, GPS, ecc.
Tra le tante io vorrei ricordarne una: lo studio dell'effetto fotoelettrico che lo portò a sviluppare la teoria della doppia natura della luce, energia e materia al contempo, che gli valse il premio Nobel nel 1921. Sto parlando quindi dei pannelli fotovoltaici che si basano su quegli studi. Energia che viene dal sole.

10 febbraio 2005

PI Solido


Ho appena finito di leggere il primo dumero di PI Solido, la rivista di Punto-Informatico.
Seguo PI sul web da molto tempo. Oltre a PI sono molte le testate che seguo, ormai le mie informazioni provendono prevalentemente dal web. Però trovo comodo sedermi sul divano o in treno e leggermi un bel libro/rivista/giornale. La scelta, alquanto singolare, di passare dal web alla carta stampata secondo me è azzeccata. Un ottimo metodo per approfondire, con calma, gli argomenti principali. Non posso che complimentarmi con la redazione, e attendere con ansia il secondo numero.

Sciopero dei cameramen, lo sport si ferma

Volevo commentare ciò che è successo ai mondiali di sci. A causa dello sciopero dei cameramen la gara è stata rinviata. Mentre tutti dibattono sulle responsabilità dello sciopero volevo sottolineare come a causa della mancaza delle televisioni, che avrebbero spedito in mondovisione i marchi degli spondor, si sia deciso di interrompere una manifestazione sportiva. La televisione non ha rovinato solo il calcio, ma lo sport in genere.

Incubatori di imprese I vivai della creatività

Riporto l'editoriale di Quark n° 49 Febbraio 2005(Alla fine del post riporto un esempio a conferma di quanto riportato)
C'è un concetto semplice (quasi banale) che ha enormi difficoltà ad entrare nella nostra cultura e nella nostra politica: per poter distribuire ricchezza bisogna creare ricchezza. I nostri dibattiti sono quasi esclusivamente imperniati sulla giustizia (o l'ingustizia) distributiva, ma molto poco su come utilizzare al meglio le grandi risorse umane che esistono nel nostro paese. Per creare ricchezza (e quindi pagare pensioni, sanità, servizi pubblici, assistenza, oltre che per evitare chiusure di fabbriche) bisogna che i nostri prodotti siano competitivi in un mercato globalizzato. I Paesi emergenti, soprattutto asiatici, sono imbattibili sui salari: per essere vincenti occorre inserire allora più inteligenza, creatività, tecnologia nei prodotti, nei processi, nei servizi. Cioè puntare su ricerca, innovazione, eccellenza. Questo dovrebbe essere il dibattito permanente., nel nostro paese che coinvolge la scuola, l'università, il sistema produttivo, l'informazione, e naturalmente la politica. Tra i tanti segnali negativi c'e n'è però qualcuno incoraggiante, come la nascita di molte università, attraverso loro società indipendenti, selezionano invenzioni brevettate da giovani (e anche non giovani) ricercatori ricercatori e li aiutano a far entrare il loro prodotto nel mercato grazie all'assistenza di esperti, di manager e attraverso contatti con aziende esterne, mettendo anche a disposizione per 3 anni speciali locali dell'università. Esistono inoltre progetti che operano nella direzione inversa: esperti, pagati dall'università che per un anno studiano come inserire innovazione tecnologica nelle aziende. Negli ultimi 3-4 anni gli "incubatori di imprese" hanno cominciato a funzionare con successo, e un gran numero di brevetti sono stati realizzati. Lo scorso dicembre le dieci università che promuovono questa iniziativa (politecnico di Torino e di Milano, Università di torino, Bologna, Napoli, Trieste, Udine, Perugia, Padova, Sant'Anna di Pisa) hanno presentato a Torino le loro migliori realizzazioni, per concorrere a premi molto consistenti, per un totali di 120.000 euro. Ed è davvero confortante vedere come la creatività quando l'occasione lo consente, può esprimersi a tutto campo. Basta citare qualcuno di questi brevetti: un sistema per l'analisi automatica del DNA in 30 minuti, microaerei elettrici con volo autonomo e telecamera, diagnosi non invasiva del degrado di beni culturali, computers per disabili teleguidati dal naso, monitoraggio elettronico degli incendi dei boschi, nuovo sistema meno doloroso per l'endoscopia al colon, mano artificiale flessibile, misurazione della permeabilità degli imballaggi tecniche per utilizzare meglio l'energia, ecc.Vincitore del primo premio: un nuovo sistema per coltivare il proprio tessuto osseo da usare per l'impianto dei denti. Girando tra queste realtà, si scopre un'Italia diversa inteligente e propositiva, molto lontana da quella che vediamo quotidianamente sui nostri teleschermi...
ed è triste pensare quanto si potrebbe fare (e non si fa) moltiplicando e sostenendo le straordinarie risorse umane che, malgrado tutto, esistono nel nostro Paese.
Piero Angela Giornalista, divulgatore scientifico, autore e conduttore di Superquark, presidente del comitato scientifico del mensile Quark.
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Voglio aggiungere un ulteriore esempio pratico a quanto appena scritto trovato nello stesso numero di Quark.Asia e Brasile stanno diventando grandi produttori di scarpe. Scarpe a basso costo visto che la mando d'opera in quei paesi costa poco.Cosa si sta facendo in Europa? L'unione europea insieme a 19 aziende, 3 società di servizi, 6 istituti di ricerca, 6 università, in un totale di 8 Paesi europei hanno creato il progetto Euroshooe. Centro della sperimentazione, L'Itia a Vigevano. Il progetto in pochissime parole è servito per la creazione di un sistema produttivo di scarpe su misura a poco prezzo. Praticamente il piede viene scansionato e viene prodotto in maniera semiautomatica una scarpa su misura. Tanta tecnologia, tanta ricerca e innovazione.

7 febbraio 2005

Nucleare in Italia

Berlusconi ultimamente parla di nucleare in Italia.
L'Enel ha comprato delle centrali Nucleari nell'est europa di fatto compriamo "energia nucleare" dalla Francia.
Nelle nostre case arriva energia prodotte da centrali nucleari che sono a pochi passi dalla frontiera.
E' giusto quindi porci il problema e risolvere la questione.
Io ho affrontato più volte l'argomento e lo riaffronterò in futoro. Ecco qui un elenco di vecchi post (all'interno sono presenti numerosi link di interesse):
Finanziamento conto terzi (Come i comuni possono risparmiare energia senza investire un centesimo)
Energia dal sole (Progetto archimede)
Acqua Lete (Prodotti industriali ad energia rinnovabile)
Economia all'idrogeno (Libro di Jeremy Rifkin)
Fotovoltaico a Sanremo (Energia solare a Ginostra)
Solare termico nel Lazio (Nuova legge regionale)
Ecotrasporti (Viaggiare senza inquinare)
Eolo Energie (Il motore ad aria compressa)
MDI (L'auto ad aria compressa)
Energymed 2005 (Fiera dell'energia rinnovabile)
Energia eolica in Germania (Nuova centrale eolica)
Energia a confronto (I nostri consumi)

OTTO PER MILLE, COMUNICATO STAMPA UAAR 02/02/2005

Ho già parlato di 8 per mille in questo post. E la mia posizione non è mutata.
Pubblico il comunicato stampa dell'UAAR:
- L'art. 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, stabilisce che la quota dell'8 per mille dell'Irpef spettante allo Stato deve essere utilizzata "per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali". A fare la scelta dell'8 per mille allo Stato sono prevalentemente atei ed agnostici ed altri contribuenti che vogliono che i soldi non vadano a finire alla chiesa cattolica. L'UAAR, che rappresenta atei e agnostici italiani, manifesta indignazione e protesta per la scelta fatta dal Presidente del Consiglio dei ministri di destinare circa la metà della quota per l'anno 2004 per finanziare restauri di beni appartenenti alla chiesa cattolica. Il decreto relativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26/01/05 (serie speciale n. 30). Su un importo di 20.517.592 euro ben 10.130.000 euro vengono dati a parrocchie, monasteri, curie vescovili ed altri enti ecclesiastici per restauri, mentre vi sono domande di sovraintendenze e di comuni in attesa di finanziamenti per conservare beni culturali di proprietà pubblica.

5 febbraio 2005

La macchina ad aria compressa

Ultimamente si parla spesso di mobilità, inquinamento, targhe alterne ecc. Ho trovato una recentissima intervista al figlio dell'Ing. Negre (progettista di F1) che inventò nel 95 una macchina ad aria compressa.
L'intervista di radio24, la testata radiofonica de Il sole 24 ore, fa il punto della situazione.
Potete ascoltare l'intera intervista qua:
radio24.rm (necessario realplayer) o radio24.wma (necessario windows media player) . I file sono grandi meno di due mega e mezzo.
La società che sta portando avanti questo progetto è la francese MDI. Per il prossimo anno è prevista la presentazione ufficiale.
In realtà una presentazione c'è già stata nel 2002 al salone di parigi. E da li sono iniziati i problemi. Il progetto è rivoluzionario, anche troppo. Gli interessi in ballo sono enormi, e cominciano ad arrivare le prime pressioni. I giornali se prendevano appuntamento per scrivere un articolo cambiavano idea inspiegabilmente, e questo è solo un esempio.
Ma andiamo avanti. Negre afferma che l'auto può fare 100 Km spendendo 0,75€ (fatevi 2 conti) e il costo si aggirera tra i 10.000€.
Dov'è il trucco? Il motore è a pistoni, semplice, nulla di fantascentifico. Però è progettato per dare il massimo rendimento alle basse velocità. Anche se può raggiungere i 110 Km/h, Eolo (questo è il nome dell'auto) da il meglio di se in città, afferma Negre, dove si circola verso i 50 Km/h . Il motore è da 25 cavalli, il telaio in alluminio ultraleggero.
Nel serbatoio c'è solo aria che può essere caricata da un teorico distributore in 3 minuti o attaccandola ad una presa elettrica in 4 ore. Con un pieno si circola tranquillamente per una giornata. Dal tubo di scappamento esce solo aria fredda (-20°).
Dal 2002, anno della prima presentazione, ad oggi l'MDI, nonostante i problemi, è andata avanti nella progettazione ed è venuta fuori con un auto ibrida che in città va ad aria e oltre i 50Km/h a benzina (gas, diesel o qualsiasi combustibile).
L'italia ha acquistato 10 licenza per 10 officine. Ogni officina, che a sua volta sarà anche autosalone, produrà 2000 macchine l'anno e ci lavoreranno 70 persone. In realtà doveva già essere tutto pronto... ma le resistenze non sono poche.

Qualcuno potrebbe, giustamente, obiettare che per produrre l'aria compressa è necessaria energia; come del resto per l'idrogeno. Il massimo si otterrebbe con l'ausilio di energia da fonti rinnovabili e pulite: sole, eolico ecc. Però in ogni caso abbasserebbe di molto i consumi e l'accentramento di inquinanti nelle città. Rimane il fatto che è necessaria una rivoluzione nella mobilità. Targhe alterne, domeniche a piedi e qualche autobus in più non possono risolvere la catastrofica situazione in cui ci troviamo.
Nel frattempo sta partendo qui in italia un progetto parallelo basato sul motore della MDI per la costruzione di gruppi elettrogeni di emergenza. Insomma basta con la teoria, è ora di agire. Come? Beh intanto facendo circolare la voce.

Link consigliati:
MDI Sito ufficiale
KWMotori (bella galleria fotografica)
Coriere della Sera (articolo del 2002)
Google (tanti articoli anche se un po' datati) e immagini
Aggiornamento:
Sul sito EoloEnergie è presente un area multimedia con diversi servizi sull'automobile

Energymed 2005


Dal 14 al 16 Aprile 2005 Mostra d'Oltremare a Napoli si svolgerà l'Energymed 2005 una mostra sulle fonti rinnovabili e l'efficenza energetica.

4 febbraio 2005

4 risate al call center

Ridere fa bene. E se di solito i menu telefonici (per accedere premere 1 ecc ecc) vi mandano in bestia allora fate questo numero: 06-229357009

3 febbraio 2005

Energia Eolica in Germania

Ok sono ripetitivo, parlo sempre della Germania. Il fatto che la moglie di mio padre sia tedesca non c'entra nulla, lo giuro.
In ogni caso hanno appena aperto una centrale eolica di 5 megawatt.
(via vogliaditerra)