25 ottobre 2004

Finanziamento conto terzi

Si parla spesso di tasse ultimamente. Il governo Berlusconi le vorrebbe tagliare l'opposizione dice che è inutile se poi i comuni rimasti senza fondi le dovranno aumentare.
Ma c'è un modo per risparmiare soldi: il risparmio energetico.
Qualcuno potrebbe però obiettare che per risparmiare energia serve un investimento iniziale. Questo è vero, però chi l'ha detto che deve essere il comune a tirare fuori i soldi?

Il discorso è molto semplice. Il comune si rivolge a una ESCO (società servizi energetici) che provvederà tramite varie tecnologie (sostituendo lampioni che consumano troppo ecc) a dimezzare la bolletta elettrica e i costi di manutenzione. Parte del risparmio verrà dato alla società fino alla fine del pagamento dei lavori. Il resto del risparmio (e dopo 5/10 l'intero risparmio) finirà in tasca al comune che potrà spenderlo come meglio credere. In questo modo si potrà risolvere il problema dei fondi tagliati da Berlusconi senza per questo eliminare servizi, assistenza agli anziani ecc.

Qualche esempio? Le goodnews di Report di venerdì 22 ottobre erano dedicate a questo argomento. Nel programma hanno mostrato un paio di comuni che hanno risparmiato non poco con il procedimento appena descritto. Uno è il comune di Trezzano Rosa che è passato da 50.000 euro l'anno a 35.000 cambiando i lampioni e in più c'è da aggiungere un ulteriore risparmio sulla manutenzione!

Sul web si trovano parecchie informazioni, come una lista delle ESCO o la Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia.

Insomma risparmiare energia e inquinare meno oltre ad esere un dovere è anche conveniente.

Quali sono le aziende europee che inquinano di più?

La commissione Europea e più precisamente l'Eper (acronimo di European pollutant emission register) ha pubblicato un elenco con i dati del 2001.
Dopo Francia con 19 aziende ci siamo noi e la Gran Bretagna con 12.
L'elenco delle aziende italiane la potete trovare su ReporterAssociati. Come alo solito siamo sempre i primi nelle classifiche sbagliate.

22 ottobre 2004

Perchèpiango

Qualche giorno fa ho visto una pubblicità di un affare che analizza il pianto di un neonato per capirne il motivo. Si chiama Perchèpiango distribuito da un azienda che solitamente vende oggetti in legno. Sinceramente la mia prima impressione è stata di scetticismo. Il mio scetticismo è aumentato dopo che ho visto il programma "Mi manda RaiTre" che ha analizzato il prodotto. Nel programma era presente l'inventore, degli esperti e il primario di pediatria dell'ospedale Bambin Gesù.
Praticamente l'inventore è andato in giro a casa di amici registrando i vari pianti dei bambini chiedendo ai genitori il presunto motivo del pianto. Analizzando questi dati si è reso conto che i bambini che piangevano per fame lo facevano diversamente da quelli che lo facevano per dolore. Semplice no? Forse troppo.
Ci sono tantissime pubblicazioni scientifiche che da tempo hanno affrontato il problema e che evidenziano come sia complicato generalizzare e stabilire dei parametri univoci per tutti i bambini. Uno psicologo in trasmissione ha anche avvertito di come un oggetto del genere possa minare quella simbiosi che si viene a creare tra la mamma e il suo bambino nei primi mesi di vita. Un'esperienza unica e importantissima.
Lo stesso inventore ha detto che l'oggetto funziona solo se viene usato correttamente: posizionato alla giusta distanza dal bambino, senza rumori di fondo, in una stanza senza eco ecc... Insomma un po' complicato direi. Il rischio di sbagliare forse è più elevato di quello dichiarato dall'inventore (5%). E sbagliare con un neonato è una cosa seria.
Inoltre l'associazione dei consumatori mette in guardia di come il distributore faccia leva sui sentimenti che legano genitori e figli per pubblicizzare il prodotto. Proibito e pericoloso.
Concludendo l'oggetto è sicuramente un ottimo prodotto commerciale che renderà parecchi soldi anche se sono sempre meno convinto della sua reale funzionalità.

20 ottobre 2004

Google Desktop

Ho provato Google Desktop. Geniale. Praticamente questo programmino serve per usare Google per cercare documenti, email, file all'interno del proprio PC. Sfruttando quindi la famosa velocità e affidabilità di Google. E tutto questo in meno di 500 KB.
Ne parla anche Punto-Informatico segnalandone anche i limiti attuali: esiste solo la versione in inglese e solo per Microsoft. Ma sicuramente sono limiti facilmente superabili.
Io vado oltre con la fantasia e mi immagino un programma P2P che sfrutti gli algoritmi di ricerca di Google Desktop... qualcuno di sicuro ci avrà già pensato.

14 ottobre 2004

Gli svarioni di Repubblica

Vedere un giornale come Repubblica che prende cantonate è sempre divertente.
Vorrei iniziare con questo articolo dove il giornale racconta di come sulla rete trovino terreno fertile varie leggende metropolitane. Cose che certo non accadono nella stampa classica. Forse non si ricorda che tempo fa pubblicò due bufale belle e grosse: Bonsaikitten e Hunting for Bambi.

L'ultimo svarione è di ieri. Repubblica pubblica un articolo dove riporta una gaffe di Kerry in cui dice che l'esercito irakeno è messo così male che addirittura quello italiano sarebbe bastato per annientarlo. Ovviamente ministro della difesa & company hanno risposto per le rime. Peccato che la dichiarazione di Kerry risalga a 7 anni fa!!!!

Divertente no? Colgo l'occasione per segnalare che finalmente anche Repubblica ha deciso di pubblicare i feed RSS dopo che anche l'ANSA aveva preso la stessa decisione pochi giorni fa. I feed RSS ormai sono diventati di uso comune.

13 ottobre 2004

Sono tornato

La mia vita è cambiata. Sono un uomo sposato. Ho cambiato casa. Ho cambiato abitudini. Molti mi chiedono: "come va?". Io dico che va tutto bene. Sono felice delle scelte che ho fatto. Problemi per ora non ci sono, è passato poco tempo e prima o poi verranno. E li affronteremo insieme, io e mia moglie.

Come scritto nel mio ultimo post sono stato in Egitto in viaggio di nozze.
L'Egitto è un paese affascinante, è un paese di contrasti forti. Te ne accorgi già dall'aereo: guardi dall'oblò e vedi una lingua verde con un quore blu su un lenzuolo giallo. E' il nilo, con i campi coltivati. Una linea netta li divide dal deserto. Il nilo continua ad essere come nell'antichità fonte di vita.

Sono stato al Cairo. Dall'alto il Cairo sembra un enorme distesa di case popolari. Tutti palazzi alti, tutti attaccati, tutti grigi. Quando esci dall'aereoporto e cominci a girare la città ti colpisce il movimento caotico delle automobili. I mezzi di locomozione che incontri sulla strada vanno dall'asino, il carretto, passando per la storia dell'automobile (Fiat 127, 112, duna, croma, vecchie chevrolet) fino ad arrivare a lussuosi BMW e Mercedes.
L'impressione è che manchi completamente la classe media. Si va da i poveri ai ricchi. Un po' quello che molti dicono stia accadento da noi.
La religione è un po' come da noi: c'è chi la segue assiduamente e chi no. Chi prega 5 volte al giorno come prescritto e chi solo quando ha tempo. Ci sono donne coperte dal velo e donne vestite alla moda con i capelli meshati, donne che del velo ne hanno fatto un accessorio alla moda da abbinare alle scarpe.

Indubbiamente la cosa più interessante dell'Egitto è fare il viaggio nel viaggio. Un viaggio nel tempo, a ritroso di 5 mila anni. Ho letto molto e ho visto decine di volte i templi degli antichi egizi in foto o in TV. Però trovarsi di fronte alle piramidi o al tempio di Abu Simbel è una sensazione che a parole non si può descrivere.
Seguire la storia degli antichi egizi descritta con i geroglifici sulle facciate dei templi aiuta a capire come i meccanismi della vita siano immutati. Una civiltà nasce, prospera, combatte contro coloro che considera un nemico, un nemico che non merita di vivere e che possiede qualcosa che non gli appartiene. Inesorabilmente una civiltà cresce finchè ce n'è la possibilità e sfrutta le risorse di cui dispone. Ma le risorse non sono infinite, prima o poi non bastano più oppure arriva qualcun'altro che le vuole per se. Forse ho semplificato troppo :)

Ci sarebbe tanto da dire, dalla bellezza dei colori che ho osservato durante la navigazione sul nilo, o degli splendidi pesci del mar rosso. Magari ne riparlerò in futuro.

Vorrei invece rispondere a tutte quelle persone che preoccupate mi dicono: "hai visto cos'è successo!!!" "hai fatto appena in tempo a tornare!!!" "ma chi ci va più la!!!". Ovviamente si riferiscono all'attentato di Taba dove circa 40 persone sono morte. Ma siccome 2 erano italiane allora cambia tutto e l'argomento diventa di interesse generale. Ora ci sono molte persone che hanno paura, hanno paura di andare in vacanza, dei terroristi, della metro. Però quelle stesse persone probabilmente fumano, guidano senza cintura, mangiano al McDonald, superano i limiti di velocità, guidano dopo aver beveto qualche bicchier di vino, vanno in motorino senza casco ecc ecc. Considerano quanto appena elencato meno pericoloso dei terroristi. Ma basterebbe fare due conti per rendersi conto che il numero di morti causati dal terrorismo è infinitamente più basso di moltre altre cause. Però fanno più effetto. La mente umana (che molti continuano a definire razionale) così funziona.