30 agosto 2008

La colletta per Alitalia

Tanti imprenditori mettono poco per il progetto Alitalia così, quando andrà male, alla fine non si sarà perso molto economicamente e guadagnato qualcosa politicamente. Soliti nomi come Colaninno (ex Telecom), Benetton che ben sappiamo come gestisce le autostrade e come si presta a favori a grandi gruppi (vedi la telefonia con BLU servita solo ad abbassare il costo delle licenze UMTS).
Ora tornerà pure AIR France che però non si dovrà più prendere i debiti perchè quelli se li prenderà il contribuente con la gestione della "BAD Company" e dei sussidi ai disoccupati. Quella stessa forza lavoro inutile assunta politicamente in Alitalia andrà inutilmente assunta, sempre politicamente, da altre parti.

In un futuro dove il picco del petrolio renderà antieconomico l'aereo per i brevi spostamenti noi ci terremo la "nostra" italiana (direi domestica) compagnia di bandiera.

Spero di sbagliarmi, ecco lo scenario ottimista: prezzo del petrolio in calo, aerei e low cost presi anche per fare la spesa. Alitalia diventa un grande gruppo che anzichè essere acquisita compra compagnie all'estero diventando la prima compagnia europea. Tutti i dipendenti della Bad Company vengono assunti da altre aziende che li utilizzeranno in maniera più produttiva e l'economia italiana riprenderà.

Tra qualche anno aggiornerò questo post, vediamo quanto mi ci sono avvicinato.

28 agosto 2008

Il negozio che compra i rifiuti

Che i rifiuti fossero una risorsa l'ho sempre saputo. Che il riciclo fosse l'unica soluzione praticabile per lo smaltimento pure.
Ora penso che lo cominceranno a sospettare anche i più scettici.
Tra pochi giorni aprirà a Torino un negozio che acquisterà i rifiuti, anche da singoli cittadini, pagandoli a prezzo di mercato.
Siamo abituati a pagare perchè qualcuno ci gestisca e smaltisca i rifiuti, qui la storia si capovolge e ci pagano se li portiamo da loro. Il negozio è un'idea di un'azienda privata (Recoplastica) che, nonostante qualche scoglio burocratico, ha in mente di aprire una rete in franchising. Potrebbe essere l'inizio di una gestione privata del rifiuto che si va ad affiancare a quella pubblica. Un iniziativa che farà riflettere.
Chi sa come mai non ci hanno pensato i Napoletani che si continuano ad autodefinire un popolo "sveglio".

24 agosto 2008

Subaru R1e G4e auto elettriche

Continuo le mie segnalazioni di auto elettriche. Quest'oggi tocca alla Subaru con la R1e e la G4e.
La R1e supera i 100 Km/h con un autonomia di 80 Km e ricarica le batterie all'80% in poco più di un quarto d'ora.
Stesso discorso di batterie per la per la G4e ma con un'autonomia doppia.
Dal 2009 e nei prossimi anni, specialmente in Giappone, ne vedremo delle belle...

23 agosto 2008

AGSM energia rinnovabile doppiamente certificata

L'arrivo dell'Attestato di Garanzia speditomi dall'AGSM mi da modo di tornare su un argomento a me caro: la possibilità di cambiare gestore di energia elettrica, scegliendone uno che fornisca energia da fonti rinnovabili certificata ed a buon prezzo.

Come già scrissi in passato ho aderito all'offerta di CommercioEtico.it che proponeva di cambiare gestore elettrico (prima usavo Enel) risparmiando così 0,0025 € rispetto ai corrispettivi previsti dall'Autorità per l'energia. Lo sconto, che altrimenti sarebbe stato di 0,002 €, è raggiunto anche grazie alla scelta del servizio di bolletta elettronica (paperless). Attualmente sono quasi 500 tra privati e professionisti che hanno aderito all'iniziativa.

Altro motivo per cambiare è stata la possibilità di comprare l'energia da un produttore che investisse in energia rinnovabile. Praticamente AGSM riceve dei certificati per ogni kWh (chilo watt ora) di energia rinnovabile prodotta. Per quanto riguarda AGSM gli enti che certificano il meccanismo sono l'internazionale RECS (in colabborazione con il nostro GSE) e 100% Energia Verde (gestito da CESI).

I kWh che consumo vengono detratti da questi certificati. Per ovvie ragioni non posso pretendere che gli elettroni che circolino dentro l'impianto della mia casa provengano dalle centrali rinnovabili: la stessa centrale illumina le mie lampadine sia quelle del mio vicino, ed è la centrale più vicina (Civitavecchia e Montalto per quanto mi riguarda), a prescindere se sia rinnovabile o meno. E' un problema tecnico: impraticabile creare reti di trasporto singole che portino l'energia da una centrale rinnovabile direttamente a casa mia, mi sembra scontato, inefficiente ed inutile. Ma questo non conta. Conta il fatto che per ogni kWh che consumo AGSM mette in rete altrettanti kWh di energia rinnovabile: alla fine i conti su scala nazionale tornano.

Praticamente con il mio gesto sto creando "domanda" di energia rinnovabile e spingo il mercato in una determinata direzione per generare "offerta". AGSM produce l'energia rinnovabile dalle centrali idroelettriche Tombetta (VR), Maso Corona (TN), Valbona (TN) e dall'impianto eolico di Monte Vitalba (PI). E' inoltre in fase di realizzazione il nuovo impianto eolico di Monterenzio (BO) ed altri in arrivo.

Ovviamente sono diverse le società a cui si può richiedere energia rinnovabile certificata, tra le più famose segnalo: LA220, Multiutility, Lifegate ma ce ne sono ancora, basta cercarle. Alcune di queste aziende investono "anche" nelle rinnovabili (oltre magari a nucleare carbone ecc come la stessa Enel), altre "solo". Sta a voi scegliere.
Il cambio di gestione è totalmente automatico ed indolore (nulla a che vedere con, ad esempio, il cambio di operatore telefonico), il gestore dell'impianto fisico rimane lo stesso. Chiunque munito del nuovo contatore elettronico può farlo. Cosa aspettate?

13 agosto 2008

Acqua di Nepi o Blues Fonte Vivia: tanti marchi, una sola acqua

[Questo post, ed il titolo sono stati aggiornati (dicembre 2022) dopo la pubblicazione, leggi in fondo]

Se potessi userei l'acqua di rubinetto, purtroppo nella mia abitazione l'acqua proviene dal pozzo ed un possibile inquinamento di falda, anche se al momento l'acqua è testata e pulita, mi fa desistere dall'utilizzarla. Purtroppo l'inquinamento da rifiuti tossici avvenuto qualche hanno fa nei paragi la dice lunga.

Visto che il mercato mi fa scegliere, l'acqua che preferisco è quella di Nepi. E' vicina a dove abito, spero quindi che faccia il minimo della strada necessaria, ed effervescente naturale al punto giusto (anche il gusto vuole la sua parte). Da tempo ho scoperto che il discount Eurospin commercializza con il marchio Blues un acqua proveniente proprio dalla fonte di Nepi. Il gusto è identico, l'analisi chimica quasi una fotocopia. Oltretutto l'analisi è stata effettuata dalla stessa Università lo stesso giorno. Un amico di un mio collega mi ha confermato che la sorgente è la stessa per entrambe le etichette. Mi piacerebbe saperne di più in merito.
Una differenza c'è: il prezzo. La Blues costa 0,26€ un buon 57% in meno rispetto a quella di "marca".

Aggiornamento 24/08/2010
Visto il successo di questo post ho deciso di aggiornarlo. Nei commenti troverete numerose considerazioni. Io aggiungo che nella nuova etichetta dell'acqua Blues dell'Eurospin è riportato quanto segue:
Fonte: Fonte Vivia, Luogo Nepi, Imbottigliata per Eurospin Italia S.p.A. via Campalto 3/D San Martino B.A. (VR) Italy nello stabilimento di Località Graciolo snc Nepi (VT) Italy.

Per la cronaca Località Graciolo è l'indirizzo di Acqua di Nepi S.p.A.
Aggiungo che in commercio si può trovare un'ulteriore bottiglia marchiata "Fonte Vivia", l'etichetta la riporto qui a fianco. Quindi esistono almeno 3 confezioni della stessa acqua distribuite in reti diverse e con prezzi diversi. Tutte fanno capo ad Acqua di Nepi S.p.A. che, oltretutto, e una controllata di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A.
Mi chiedo, perché comprare la bottiglia marchiata Acqua di Nepi che costa di più? Quanti altri prodotti vengono venduti alla stessa maniera?

Aggiornamento 23/02/2011 (Arsenico, Metalli pesanti e Nitrati)
A causa del problema arsenico presente nell'acqua pubblica di praticamente tutte le città della provincia di Viterbo sono sorti nei consumatori sulla bontà dell'acqua di Nepi. Quest'ultima ha emanato un comunicato stampa dove afferma che le acque Acqua di Nepi e Fonte Vivia rispettano le norme di legge. All'interno del documento (clicca qui per leggerlo) è riportata nell'ultima pagina una scheda riassuntiva dei valori riscontrati nelle ultime analisi. Arsenico, Nitrati ed altri elementi, secondo quanto riportato, non sono solo nella norma ma addirittura molto più bassi. In risposta anche ai molti commenti su questo articolo su questo blog.

Aggiornamento 30/06/2011
Ricercatori mettono in dubbio la qualità dell'Acqua di Nepi. Articolo su Il Fatto Quotidiano

Aggiornamento 16/12/2022
Pubblico l'etichetta della bottiglia appena acquistata presso l'Eurospin, in risposta a quanti nei commenti chiedono maggiori informazioni o esprimono dubbi, dove si evince chiaramente luogo di produzione e imbottigliamento oltre alla proprietà del marchio. Clicca per ingrandire.

Acqua di Nepi Eurospin Fonte Vivia


9 agosto 2008

Troppo silenziose

Siamo al paradosso: le auto elettriche sono troppo silenziose e, quindi, producono più incidenti. In UK stanno già provando ad apporre dei congegni che producano rumore.
Il problema, a mio parere, non sono le auto elettriche ma la nostra abitudine di fare affidamento troppo sulle nostre orecchie. Certo in un periodo di transizione sarà utile escogitare qualcosa ma l'obiettivo di avere città silenziose e pulite è troppo importante da raggiungere.
Comunque credo che qualche pedone ammaccato sarà meglio di tanti ammalati cronici ai polmoni, non credete?

4 agosto 2008

Dove vanno i soldi dell'8x1000?

Quello dell'8 per mille è un argomento che mi sta a cuore e a cui spesso ho dedicato dei post.
Principalmente ne critico il meccanismo (se non si sceglie i soldi vanno dove hanno scelto gli altri, a causa di una mancanza di informazione pochi scelgono), ma è criticabile anche il modo in cui questo soldi vengono spesi. Segnalo l'articolo comparso oggi su La Stampa molto esaustivo.
Dal 2001 al 2007 sono stati gestiti attraverso questo meccanismo 315 milioni direttamente dallo stato e 6.546 dalla chiesa cattolica.
La chiesa cattolica, per esempio, destina in carità solo il 20%, il 35% va invece per lo stipendio dei sacerdoti italiani e del resto del mondo.
Il bello è che una grande fetta dei soldi destinati allo stato (66%) vanno a finire comunque alla chiesa cattolica passando per una generica "conservazione dei beni culturali", cioè al restauro di chiese. Eppure nelle pubblicità (chi sa con quali soldi verrà pagata) si ha la sensazione che i nostri soldi servano a ben altro.

Fosse per me abolirei l'8x1000 e lascerei solo il 5x1000 che, come vantaggio, da la possibilità di scegliere una miriade (forse troppi) di destinatari: dalle grandi ONG come Emergency o Ammnesty International, a quelle nazionali tipo l'AVIS, o addirittura ad associazioni sportive ecc...