Numerose istituzioni, gruppi di lavoro ed associazioni stanno studiando alternative valide che prendano in considerazione la qualità di vita, lo stato dell'ambiente e delle risorse, il tasso di inquinamento ecc.
Tra le alternative più note abbiamo l'Indice di Sviluppo Umano delle nazioni unite, il calcolo dei risparmi reali della Banca mondiale e l'impronta ecologica del WWF. La stessa Commissione Europea è al lavoro per la standardizzazione e l'unione di tutti gli indici più importanti, partendo da questi 5 punti:
- Integrare il PIL con indicatori ambientali e sociali
- Informazioni quasi in tempo reale a sostegno del processo decisionale
- Informazioni più precise su distribuzione e disuguaglianze
- Elaborare una Tabella europea di valutazione dello sviluppo sostenibile
- Estendere i conti nazionali alle questioni ambientali e sociali