Numerose istituzioni, gruppi di lavoro ed associazioni stanno studiando alternative valide che prendano in considerazione la qualità di vita, lo stato dell'ambiente e delle risorse, il tasso di inquinamento ecc.
Tra le alternative più note abbiamo l'Indice di Sviluppo Umano delle nazioni unite, il calcolo dei risparmi reali della Banca mondiale e l'impronta ecologica del WWF. La stessa Commissione Europea è al lavoro per la standardizzazione e l'unione di tutti gli indici più importanti, partendo da questi 5 punti:
- Integrare il PIL con indicatori ambientali e sociali
- Informazioni quasi in tempo reale a sostegno del processo decisionale
- Informazioni più precise su distribuzione e disuguaglianze
- Elaborare una Tabella europea di valutazione dello sviluppo sostenibile
- Estendere i conti nazionali alle questioni ambientali e sociali
Aggiungo che, leggendo l'ultimo libro di Federico Rampini dal titolo "Slow Economy", ho scoperto che nel paese orientale dello Buthan, il re ha inventato un indicatore (molti anni fa) chiamato FIL (Felicità Interna Lorda, http://it.wikipedia.org/wiki/Felicit%C3%A0_interna_lorda ) proprio perchè i misuratori standard, in particolare il PIL, non misuravano l'effettivo benessere e qualità della vita dei cittadini.
RispondiEliminaInteressante come le cose potrebbero cambiare se solo la gente non si lasciasse semplicemente trascinare e cominciasse a pensare un po con la propria testa.
Ho visto quel libro nel tuo bagno :)
RispondiEliminaSi conosco il FIL, effettivamente mi son dimenticato di segnalarlo.
Oggi su Radio24 ho sentito anche parlare di BIL: Benessere Interno Lordo che viene generato dalle nostre mamme/mogli che si occupano della casa e delle cure parentali valutata in svariati milioni di euro