E' partita la pubblicità pro nucleare. Tanto loro i soldi li hanno e possono spenderli anche per provare a convincerci, parliamo di Enel, EDF, Suez. I soliti noti che avranno solo da guadagnare grazie al nucleare.
Essere dipendenti dall'uranio invece che dal petrolio non ci renderà più autonomi.
L'uranio lo compreremo dalla Russia come oggi compriamo il gas.
L'uranio prima o poi finirà come il petrolio ed il gas.
Avere grandi centrali nucleari centralizzate non aiuterà la produzione distribuita, ne l'auto-produzione.
Emettere scorie radioattive anziché CO2 non aiuterà l'ambiente.
Non ci sono i soldi per le rinnovabili, e non ci sono per il nucleare. Ancora meno se dovremo finanziare entrambe.
Un incidente in una centrale nucleare non è pericoloso come un incidente in una centrale fotovoltaica.
Le scorie non sappiamo dove metterle. Le centrali non sappiamo dove metterle.
Risparmio, efficienza e fonti rinnovabili, sostenibili e pulite, sono l'unica strada percorribile se vogliamo arrivare lontani come genere umano, non semplicemente come nazione.
Non è una semplice partitella a scacchi, è il nostro futuro.
Io dico no al nucleare
Raccolgo, segnalo e commento notizie e siti che ritengo interessanti ed utili. Un occhio di riguardo verso l'ecologia, la sostenibilità e la qualità di vita.
20 dicembre 2010
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Commenti sul post
(
Atom
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L’Uranio lo vendono anche Canada e Australia quindi la Russia non può proprio permettersi di ricattare nessuno con la vendita d’Uranio. E’ questa la basilare differenza con il gas, che invece possiamo importare solo ed esclusivamente dalla Russia.
RispondiEliminaL’Uranio a disposizione, basandoci sulle miniere che al momento sono aperte, durerà altri cento anni. Per il 2030 sono però già previste centrali di quarta generazione che funzioneranno anche con altri elementi (ad.es. piombo e torio). Le centrali di terza generazione + invece funzionano anche riutilizzando le scorie già prodotte!
Ogni giorno si immettono nell’atmosfera tonnellate e tonnellate INCONTROLLATE di CO2. I rifiuti nucleari hanno un volume contenuto e ben determinato e soprattutto sono controllabilissime. Perché le prime sì e le secondo no?!?
Il nucleare non è il rivale delle rinnovabili. Rinnovabili e nucleare possono convivere e farci arrivare al famigerato mix energetico efficiente. Rinnovabili da solo non bastano! E basta aprire gli occhi e guardare qualsiasi dato: al momento in Italia il 90% e passa dell’energia viene dai fossili!
Sulle questioni politiche non dibatto. Io spero semplicemente che l’Italia un giorno riesca a far partire tutti i “grandi progetti senza abbandonarsi alle solite sterili polemiche a-priori. Che ne dice?
Salve Gigi, mi permetto di darti del tu, visto l'ambiente informale.
RispondiEliminaTi ringrazio per il commento che mostra un punto diverso di vista.
Miniere di uranio ce ne sono sparse in tutto il mondo. Però i sostenitori del nucleare affermano che con questa tecnologia saremo indipendenti, mentre in realtà dipenderemo dal Kazakhstan, o dall'Australia nelle migliori delle ipotesi, e dallo smantellamento dei missili Russi. L'indipendenza è auspicabile, ma investire ingenti risorse solo per cambiare fornitori, anche se con governi un po' più democratici non risolve la questione.
100 anni di riserva sono un battito d'ali (ne avevo parlato in un precedente post: http://bricke.blogspot.com/2010/07/luranio-e-come-il-petrolio.html). Ammettendo che le previsioni siano esatte e conteggiando le nuove centrali.
Torio: non esiste nessuna centrale a torio in questo momento, che il torio di per se non è fissile ma deve essere trasformato in Uranio fissile. Allora diventa tutta una tecnologia da sviluppare, ci vogliono decenni e i risultati sono incerti. Potrebbe alleviare il problema e allungare il brodo, ma è tutto da dimostrare.
Scorie. Sono d'accordo il CO2 è un enorme problema, oltremodo sottovalutato. Ma non sono d'accordo che le scorie radioattive sono controllabili. Basta pensare alla ex miniera di sale in Germania dove oggi sta entrando l'acqua che nessun geologo aveva previsto. E stiamo parlando della GERMANIA. Ho paura solo a pensare alla gestione italiana delle scorie, visto che ancora oggi non sappiamo dove mettere quelle prodotte 20 anni fa, e lasciamelo dire facciamo enorme fatica pure a gestire il semplice COMPOST! Io non voglio ne CO2 ne scorie radioattive per migliaia di anni.
Rinnovabili. Non ho gli occhi chiusi. Lo vedo che le rinnovabili non solo in Italia, ma in tutto il mondo coprono solo una minima parte. E' necessario un repentino cambio di rotta, ed investire quel poco (pochissime) risorse che abbiamo per effettuare questo cambio.
In Italia abbiamo investito pochissimo in rinnovabile, con gran parte dei fondi andati agli inceneritori, figuriamoci se i capitali andassero per la costruzione di centrali nucleari, al resto rimarrebbe ancora meno. Quindi rimango dell'idea che economicamente rinnovabili e nucleare non vadano a braccetto. Credo che sia necessario scegliere, cosa che in questi 20 anni l'Italia non ha fatto.
Anche io provo a non entrare in discorsi puramente ideologici o politici. Spero di riuscirci.
Passare da una risorsa finita ad un'altra risorsa finita a mio parere non risolve il problema. Dilatare i tempi per il passaggio ad un'economia sostenibile rischia di compromettere il raggiungimento di questo obiettivo.