23 marzo 2008

Dove finiscono i soldi?

Ricevo via email e pubblico la seguente lettera di Doriana Goracci. Pubblicherò volentieri anche le eventuali risposte.

"Don Antonio, parroco di Capranica- paese in provincia di Viterbo, con
un biglietto in busta bianca, fa gli auguri a tutti di buona Pasqua,
anche ad una come me che, non si sa mai , potrebbe contribuire come
chiede, al restauro di Santa Maria . Questa chiesa ha ottenuto dalla
Regione Lazio un finanziamento per 288.177 euro. Ci informa di tutto
questo sempre Don Antonio alla fine del biglietto augurale, chiedendo
di essere generosi -si sa il danaro non ha nome- perché rimangono
ancora 115.000 euro per completare i lavori che alacremente sono stati
avviati.


Io vivo lì, a due passi da quella chiesa, nel centro storico e mi
chiedo come sono stati impiegati i 98.333,33 euro stanziati nel 2005
dalla Regione Lazio e gli ulteriori 115.000 resi disponibili dalla
stessa Regione Lazio per il Comune di Capranica per la messa in
sicurezza mai effettuata e la bonifica della discarica dove sono stati
stoccati illegalmente dal 2003 rifiuti tossici giacenti ancora
all’aperto e senza nessuna protezione dal lontano maggio 2005.


In quella data sono stati rinvenuti dal Noe, anche in località
Cinelli e Sant'Elia, circa 35 milioni di kg di fanghi di cartiera, 11
milioni di kg di fanghi provenienti da rifiuti solidi urbani bruciati e
fanghi sanitari, 4000 tonnellate di ceneri pesanti da acciaieria,
ceneri prodotte da termo valorizzatori di rifiuti urbani e sanitari. Per
quanto sappia, la sola discarica di Capranica è divenuta oggetto di una
seduta alla Provincia nel consiglio del 15 ottobre 2007, dove si
parlava delle note" lungaggini burocratiche" capranichesi.



Mi chiedo come sono stati impiegati i 500.000 euro di finanziamento
previsti con il Prusst per la Capranica - Civitavecchia, il cui
progetto è passato da realizzazione di pista ciclabile in realizzazione
per la messa in funzione della ferrovia.La Orte - Capranica -
Civitavecchia è destinata a restare un ramo secco che difficilmente
potrà rifiorire? Ricordo quando si parlava dei " valori fondamentali
dati ai i progetti dalla Regione Lazio per lo sviluppo di tutta la
zona, per il traffico delle merci dal porto di Civitavecchia fino
all’interporto di Orte, e per l’utilizzo da parte del turismo
crocieristico"...



Mi chiedo com'è lo stato dell'acqua potabile di Capranica, dal momento
che il valore dell'arsenico varia da 23 a 28 microgrammi litro , come
da analisi Arpa e Asl, invece dei 10 microgrammi litro previsti per
legge e la regione Lazio si è presa tutte le deroghe concesse per
rimandare nel tempo le soluzioni che possano ricondurre le acque nei
limiti di legge e alla potabilità. Tra le altre cose, alla metà di
ottobre , a Viterbo alcuni rappresentanti del comitato cittadino hanno
consegnato all'on. Giulietto Chiesa una petizione accompagnata da una
raccolta firme per il Parlamento Europeo affinché si attivi verso il
governo italiano per l'applicazione della Direttiva della Comunità
Europea 98 / 83 del Consiglio del 3 / 11 /1998 riguardante la
potabilità delle acque.

Qui mi fermo non solo perché altrimenti diventerei noiosa ma anche
perché in questo gioco dell'Oca o Ronda dei finanziamenti, per usare un
termine recentemente inaugurato con il primo Rally ronda dei noccioli
di Capranica, io arrivo da dove sono partita, la Chiesa di Santa Maria
e le richieste legittime di Don Antonio che almeno ha messo subito in
moto i finanziamenti ottenuti.


Spero siano legittime e non senza risposta, anche le mie di
domande, perchè come diceva De Andrè: 'prima pagina venti notizie
ventuno ingiustizie e lo Stato che fa si costerna, s'indigna, s'impegna
poi getta la spugna con gran dignità'."

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