163 paesi analizzati su 25 parametri divisi in due gruppi: vitalità dell'ecosistema e salute.
Cambiamenti climatici, agricoltura, pesca, foreste, biodiversità, acqua e inquinamento atmosferico sono le voci principali del primo gruppo. Nel secondo gruppo sono analizzate le correlazioni tra l'ambiente e la salute dell'uomo, visto che gran parte delle malattie più grandi sono causate direttamente o indirettamente dalle condizioni ambientali.
Da questo studio viene fuori un punteggio (100 è il massimo), ecco i primi 10 classificati:
- Islanda (93.5)
- Svizzera (89.1)
- Costa Rica (86.4)
- Svezia (86.0)
- Norvegia (81.1)
- Mauritius (80.6)
- Francia (78.2)
- Austria (78.1)
- Cuba (78.1)
- Colombia (76.8)
L'Italia si classifica al 18° posto con il punteggio di 73.1.
I nostri punti deboli, secondo questo indice sono:
- Emissioni che causano i cambiamenti climatici: 47.97
- Inquinamento dell'aria 38.94
Nel punteggio non è riportata la gestione/produzione di rifiuti, ad esempio, ed altri indicatori utili a inquadrare la qualità di vita, ma rimane pur sempre un buon metodo per fotografare la situazione rimboccandoci le mani la dove c'è più necessità.
Ecco i nostri risultati nel passato:
- Nel 2008 eravamo al 24° posto con un punteggio di 84.2
- Nel 2006 al 21° con 79.8
[via Ecoblog]
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