1 giugno 2011

Il vento sta cambiando e la tempesta finale si chiama Referendum

La situazione politica Italiana è in movimento, se ne accorgerebbe anche un extraterrestre. Sta terminando l'era Berlusconi. I recenti successi alle amministrative sono un primo segnale. A Milano ha vinto un candidato di SEL alleato con il PD. A Milano dove tutto iniziò, non poteva che essere il punto di ritorno.
A Napoli ha stra-vinto l'IDV supportato solo al ballottaggio dal PD. Anche il altri comuni minori hanno vinto i candidati del centro-sinistra.

Il M5S è in forte crescita, nonostante il suo isolamento che risulta poi essere il suo punto di forza. Si contrappone al vecchio modo partito-centrico di fare politica e si batte per una partecipazione diretta.

La prossima batosta arriverà dal referendum, e potrebbe essere dirompente. Proprio oggi la cassazione ha deciso di dare il via libera al referendum contro il nucleare nonostante il tentativo di insabbiamento con la così detta legge Omnibus. I recenti fatti di Fukushima. che hanno indotto la Germania a decidere per il prossimo spegnimento delle proprie centrali, non ha fatto che amplificare una decisione che molti italiani avevano comunque già preso.
Probabilmente sarebbe bastato anche il solo referendum contro la privatizzazione dell'acqua a far raggiungere il quorum. In ogni caso questi due quesiti si porteranno dietro anche l'abrogazione del legittimo impedimento.

Con altissima probabilità verranno bocciate tre leggi emanate dall'attuale governo, e ciò non può non avere una ripercussione su tutto il sistema.

Cosa porterà il vento però non è chiaro. Il PD non si capisce se vuole pendere verso sinistra o verso il centro, e non sembra avere ancora una linea programmatica chiara, alternativa e convincente, o quantomeno non riesce a comunicarla.

L'unica cosa che potrebbe allungare l'agonia è il periodo estivo che porta con se una totale apatia comunicativa che potrà giovare a mister B., ma ormai è questione di poco.

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