27 novembre 2006

Una destra ecologica...?

Una cosa che ho sempre recriminato alla destra è la mancanza di un movimento verde. Per questo ho letto con particolare interesse l'articolo di Jacopo Iacoboni su La Stampa: E' sempre più verde la cultura di destra.
Iacoboni porta come esempi Schwarzenegger che pare abbia abbandonato la sua passione per i SUV, alcune dichiarazioni di conservatori inglesi sui problemi climatici. In casa nostra possiamo trovare le campagne anti-OGM di Alemanno, Berlusconi che riproduce a Villa Certosa piante in via di estinzione (ognuno è verde a modo suo), Follini che vuole organizzare un codice verde sull’ambiente insieme ad esponenti di Confindustria.

Secondo me i problemi energetici, la scomparsa delle "mezze stagioni", i rifiuti che sostano sui marciapiedi per giorni e giorni stanno ormai entrando nella sensibilità di tutti. La politica (tutta) sta fiutando i cambiamenti di priorità del popolo. E questo dovrebbe essere un bene. Sicuramente sarà più divertente discutere di ambiente con qualcuno dall'altra parte invece che con i soliti quattro gatti.

Però, almeno qui da noi, si è stabilizzato il concetto estremo di bipolarismo. C'è la maggioranza che governa e l'opposizione che fa e dice l'opposto della maggioranza (anche se in realtà dovrebbero governare insieme), se quest'ultima cade tanto meglio. E non conta se la maggioranza è di destra o di sinistra, tutti quando si siedono su una o l'altra poltrona si comportano alla stessa maniera (dicendo poi le stesse cose!!!).

A questo punto l'ecologia di destra che cosa tirerà fuori? Per risolvere i problemi che affliggono tutti dovrà comunque pensare a qualcosa di diverso (possibilmente opposto) della sinistra. Vedo all'orizzonte centrali nucleari per risolvere i problemi energetici e di emissioni nocive, inceneritori per smaltire i rifiuti. Dopotutto la destra non ha un granchè esperienza ecologica e per recuperare il tempo perso cercherà soluzioni "semplicistiche" di forte presa sul pubblico: bruciare rifiuti è molto più semplice che riciclarli per esempio.

Ma allora una destra "verde" sarà un bene o un male per il nostro paese? Mah...

3 commenti :

  1. Essere ecologisti ed essere di destra e' duro, molto duro, e parlo in prima persona.
    Il wwf una volta, forse, era conservatore. Oggi non so.

    Il ricatto politico e' sempre quello: essere puliti costa e si mettono a rischio dei posti di lavoro (che sembrano valere più della salute).

    >Stiamo andando a fuoco! Spegni il BBQ!

    >Non lo faro' fintanto che ci saranno salamelle da cuocere.

    Se la destra desse davvero la priorità al mercato, smetterebbe di sovvenzionare attività aniteconomiche come i termovalorizzatori.

    Insomma, forse un po' di ecologismo anche a destra non guasterebbe, il problema e' che sarà sempre troppo tardi.

    Per fortuna c'è ecoblog.

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  2. Se le politiche energetiche della destra e della sinistra si differenziano rispettivamente tra nucleare e carbone... allora siamo sempre e perennemente in ritardo...

    @cesca, penso che il ricatto non sia politico ma economico. La politica subisce le scelte economiche... Guarda che tristezza... l'idrogeno sarà prodotto/estratto dal petrolio/metano e non dall'acqua (come noi tutti pensiamo/speriamo) con buona pace dei produttori di petrolio.

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  3. E' il momento di muoversi per creare un movimento ecologista di destra.
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