14 maggio 2008

L'Italia è un paese sicuro

Un grafico vale più di mille parole. Quindi vi invito a cliccarci sopra ed osservarli attentamente. Scoprirete che furti, borseggi e scippi sono in diminuzione. Scoprirete anche che gli omicidi sono in netto calo. Fonte ISTAT.
Come non condividere le parole di Jena:

"...Se riesco a convincere tutti che i problemi non sono le morti sul lavoro (l'industria deve andare avanti), le morti causate da incidenti stradali (mica possiamo ridiscutere l'automobile) o altri problemi come l'alcolismo, le violenze in famiglia o il precariato sono a cavallo..."

Politici, analisti e media focalizzano nella mancata gestione della sicurezza da parte del centro sinistra come causa della sconfitta. Forse in parte è vero, pensate se si fosse fatta un'opera di diffusione della realtà dei fatti invece di perdere tempo a cercare soluzioni su problemi inesistenti...

7 commenti :

  1. Io ci trovo solo una spiegazione. Viviamo in un incantesimo, del quale politici e media tirano le fila, per loro numeri e grafici sono interpretabili in 10 maniere diverse. Come conseguenza, si alimenta il livello di ignoranza di buona parte della popolazione e, si sa, l'ignoranza porta a incomprensioni, chiusure, pregiudizio. L'unico antidoto per rompere il sortilegio è paradossalmente informarsi, ma in maniera attiva, cercando di preservare il proprio spirito critico.

    Per fare un esempio: la settimana scorsa è venuto fuori un sondaggio su quanto gli italiani siano d'accordo sulle moschee.
    Molti titoli recitavano "uno su tre non è favorevole". Sorvolando però che due su tre invece lo sarebbero.

    Oppure che il 50% dei detenuti è straniero. Si ma l'altro 50% non lo è.

    Ok che con l'indulto era prevedibile un aumento della delinquenza (furti e rapine prevalentemente), ma a è vero anche che nel 2007 questa è tornata a calare, sopratutto gli omicidi sono calati di molto.

    Oppure che il 25% degli stupri avviene fuori di casa. Ma il 75% avviene in famiglia tra le mura domestiche.

    In questo clima, di timore diffuso si genera insicurezza, si tende a ridurre il proprio orizzonte per preservare il proprio metro quadrato, ci si chiude e si diffida dell'altro. Certo non aiuta l'incombente crisi economica e una classe dirigente che negli ultimi 15 anni ha fatto da palla al piede.

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  2. dove posso trovare quei grafici un pochino più grandi?

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  3. Le statistiche in queste cose valgono poco. Io vivo a Roma e ti posso assicurare che le risse tra rumeni, gli scippi ed i furti in appartamento sono all'ordine del giorno. Il fatto che statisticamente siano in calo, per chi li vede tutti i giorni non significa nulla. Piuttosto secondo me il problema è molto più grande di quanto creda il centro destra, che alla fine non cambierà nulla.

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  4. Le statistiche valgono poco se uno considera solo il proprio punto di vista.

    Ciò non significa che il problema non esista e che si deva trovare una soluzione in particolare nelle aree metropolitane dove probabilmente c'è una maggiore concentrazione di criminalità.

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  5. Francesco concordo pienamente con te.
    Una cosa: dopo l'indulto ora è tornato tutto come prima, MI PARE anche le carceri siano tornate piene come prima. Bisognerebbe informarsi, come dici tu. Mica è facile però. :)

    FASW prova a chiedere a Jena l'autore del post da cui ho preso le statistiche.

    Carneade le statistiche valgono, non sono ora ma valgono. Potrebbe essere che ci sia un calo di denunce di scippi (visto che i dati l'ISTAT li prende dalla polizia di stato), oppure un calo di scippi. Però mi affiderei poco a ciò che si vede qui o la o in tv. Si chiama "attenzione selettiva". Può essere che ci sbagliamo e che nemmeno si può uscir di casa. Io continuo ad uscire.

    Come dice Francesco le statistiche a livello generale sono da prendere in considerazione ma valutando anche la concentrazione nelle città.

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  6. Bricke e Francesco, forse sono stato un pò ambiguo. Non parlo per sentito dire o, peggio, per aver visto qualche servizio in un TG. A Roma e nelle altre aree metropolitane la sicurezza è a rischio ogni giorno. Mia moglie lavora in centro (non in una remota degradata periferia) e quasi ogni settimana c'è una rissa tra rumeni ubiachi, in pieno giorno con gente che gira sporca di sangue e la polizia che interviene, porta in questura i soliti noti e li rilascia sempre dopo qualche ora.
    Se vivete in provincia chiaramente la vita è molto diversa, vivere in provincia è sempre stato il mio sogno, e si può credere che il fenomeno sia inventato dai TG, che tanto inventano sempre, ma vi assicuro che, in questo caso, non hanno inventato proprio niente, anzi..

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  7. E' vero le queste statistiche non prendono in considerazione le risse.

    E' vero, in provincia si sta bene, io ci abito.

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